Samurai e Templari
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- Fissare alcuni momenti dell'evoluzione storica del Bushido e di quella fiorita in occidente deicavalieri monaci templari (della cui residua tradizione ed in parte dei loro beni sono ora eredi gli ospedalieri di S. Giovanni di Gerusalemme) può aiutarci a comprendere due momenti di spiritualità entrambi facenti capo alle arti marziali, assai diversi, ma per questo, forse, tali da recar lumi al nostro bisogno di capire. II K Bushido » è un insieme di norme etiche osservate dai « samurai - giapponesi fin dal X secolo, o, più credibilmente, dalla fine del XII (epoca Kamakura).I tentativi di restaurare la tradizione giapponese e (nel 1333-361 l'Autorità imperiale, favorirono certamente il rispetto e la diffusione di norme che regolavano la condotta nei confronti del superiore (vigeva allora in Giappone una specie di società feudale, il Bakufu), verso i genitori, la moglie e i figli, i fratelli, gli amici. Fra il 1338 e il 1573 (epoca Ashikaga) il Bushido trovò alimento nelle lotte politiche e nel contrasto fra due grandi famiglie aspiranti al trono imperiale. Verso gli ultimi decenni del 1500 il declino del sistema sfociò in un maggior potere per i signori feudali (Damyo).Nel 1549 erano intanto arrivati i missionari portoghesi: qualche influenza cristiana in Giappone enell'evoluzione del bushido può essere accettata con buona attendibilità . Yamaga Soko, vissuto negli anni 1622-1685, ha dato forma definitiva al bushido: questa redazione delle sue regole è ora accessibile nel testo dei primi quattro libri, pubblicati in francese da studiosi giapponesi. Secondo questo codice, il guerriero deve coltivare la giustizia (Gi), la lealtà (Chuko), la frugalità (Kinken), la pietà (Jihi), la fedeltà coniugale (Sesso), la cortesia (Reijo).Il guerriero cercherà di difendere il proprio onore fino al sacrificio, si addestrerà nelle arti marziali, sarà frugale ed economo, non temerà un nemico potente e non disprezzerà il debole. Principi ed atteggiamenti simili (pur nella diversa impostazione europea e cristiana) troviamo nei Templari, fondati all'inizio del XII secolo da Ugo di Payns per proteggere i pellegrini in Palestina; ebbero sede nel palazzo reale di Gerusalemme, accanto al tempio di Salomone. I Templari erano in maggioranza cavalieri, seguaci della regola di S. Agostino e legati ai voti monastici di castità , povertà e obbedienza. A questi doveri non dissimili da quelli dei Samurai, va aggiunto il già accennato compito specifico di proteggere i pellegrini e, indirettamente, i luoghi santi. La regola dei Templari (redatta inizialmente da S. Bernardo di Chiaravalle e poi approvata da un Concilio) era permeata da quell'austerità che può ritenersi tipica delle comunità guerriere. L'ordine si diffuse in Francia, in Inghilterra, in Aragona e in Portogallo: una caratteristica peculiare dei Templari è I'architettura, riproducente il tempio di Salomone, negli edifici dell'ordine.La diffusione assai ampia dell'ordine ne modificò però l'iniziale linearità . I Templari acquistarono gradualmente (a differenza di quanto accadde ai Samurai) possedimenti assai vasti, notevoli rendite e grande influenza politica: eseguendo fral'altro trasferimenti di capitale ed altre operazioni bancarie con poco rischio per i clienti, giungendo ad essere depositari del tesoro di grandi feudatari e perfino del re di Francia. La crescente prosperità e la parallela influenza politica diedero luogo a conflitti negli anni 1307-1314, culminati nell'arresto dei Templari il 13 ottobre 1307 e nella successiva soppressione dell'ordine il 3 aprile 1312 dopo il Concilio di Vienne (nel Basso Delfinato).Gli immobili dei Templari, in Francia, furono ceduti da Filippo IV il Bello agli Ospedalieri di S. Giovanni; in Inghilterra, Scozia, Irlanda, Aragona e Castiglia, in Portogallo e Majorca nonchè in Germania, furono devoluti agli ordini nazionali. Le diversità riscontrate in questa pur breve indagine sulla storia e sulle caratteristiche di un settore della cavalleria occidentale e su quelle pertinenti alla tradizione dei Samurai giapponesi,ci aiutano ad individuare la diversa spiritualità che li animava.
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