Spirito dell' Aikido

 


KOTOTAMA ...  i suoni dello spirito

Morihei Ueshiba affermava sempre che "Aikido è studio dello spirito".

  • La sua stessa vita fu una lunga ricerca spirituale, un intenso, incessante anelare al Divino e il suo approfondimento delle più radicate verità della religione e della filosofia non si fermò mai.
    Morihei studiò intensamente i sacri testi, meditò sui misteri dell'esistenza, pregò costantemente le Divinità, forgiò senza sosta il suo corpo e fu infine trasformato dalla più trascendentale delle visioni. L'Aikido fu rivelato a Morihei come un Cammino omnicomprensivo, un sistema eclettico che contiene elementi dello Shinto esoterico, del Buddhismo tantrico, del Taoismo, del Confucianesimo e persino del Cristianesimo.

  • Egli disse una volta:
    "L’ Aikido che io pratico può accogliere ciascuno degli otto milioni di Dèi e io coopero con ciascuno di loro. Il Grande Spirito dell'Aikido si unisce a tutto ciò che è divino e risplende su ogni terra. Unisci te stesso al Dvino e potrai percepire gli Dèi ovunque ti troverai".
    Come la maggior parte dei Maestri, Morihei trasmise il suo insegnamento attraverso l'immagine, il simbolo, l'allegoria. I suoi discorsi potevano essere astrusamente complessi, trasmessi in una sorta di segreto "linguaggio crepuscolare" che richiede per la comprensione il massimo dell'attenzione da ciascuno.  Il messaggio di Morihei si è manifestato nei termini del kototama,  "il linguaggio dello spirito". Koto significa "parola, lingua, discorso"; tama significa "spirito o anima". L'insieme dei due caratteri viene normalmente pronunciato kotodama (ma Morihei preferiva kototama). Egli riteneva che i suoni originari del kotodama "dirigono e armonizzano ogni cosa nel mondo, poiché sono la risultante dell'unione fra cielo, terra, Dèi e genere umano". I profeti e i saggi di molte culture tradizionali pensavano che l'atto della creazione fosse stato il canto e che le vibrazioni dei suoni sacri avessero prodotto l'esistenza dell'universo. Queste parole-spirito animano tutte le forme di vita e sostanziano il creato cristallizzandosi incessantemente in funzioni e strutture (koto vuol dire anche "azione" e "oggetto"). Il concetto di kototama è molto simile alla nozione di Logos - il "Verbo" - come viene espresso nei versi iniziali del Vangelo di San Giovanni nel Nuovo Testamento, che possiamo parafrasare così:
  • "In principio era il Verbo e il Verbo era con Dio, e il Verbo era Dio... tutte le cose vennero in esistenza attraverso il Verbo e senza di esso nulla fu creato. Ciò che venne ad essere fu la Vita, la Vita che era la Luce del genere umano". Lo stesso Morihei amava usare questa citazione quando spiegava il kototama agli Occidentali. Nella traduzione giapponese il carattere il ("Via", "Cammino") era usata per rappresentare il concetto di Logos. Così come "il Verbo si fece carne e discese in mezzo a noi... pieno di grazia e verità" (Giovanni 1, 14), la padronanza del kototama permise a Morihei di riaffermare il vero significato e funzione di tutte le cose. In breve, il kototama è un codice basato sul Verbo originario dell'universo, è il linguaggio della poesia, della preghiera, dell'incantesimo, della mitologia, della filosofia ed è l'anima risonante della musica.

  • Morihei derivò la sua teoria del kototama dalla sua esperienza col Buddhismo Shingón (il Buddhismo della Vera Parola), dal misticismo della setta Omoto-kyo e dai suoi studi delle scritture Shinto Kojiki e Nihon shoki, ma in seguito elaborò il suo proprio linguaggio spirituale per esprimere la complessa trama dell'Aikido. Sebbene l'esposizione della filosofia kototama da parte di Morihei trovi le sue radici in una tradizione e in un ambito assai particolari, essa si riferisce a princìpi universali che sono validi in ogni luogo e in ogni tempo. Una volta compresa l'essenza del codice kototama si può esprimere in qualsiasi lingua.