Giorgio Veneri
Caposaldo storico, racconta gli inizi dell'Aikikai d'Italia
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- All'epoca si sapeva dell'Aikido solo il nome: una strana e misteriosa arte marziale fondata da un tale Maestro Ueshiba. Niente di più. Era una grande occasione, colta al volo da Veneri e da Lusvardi, altro Judoka mantovano con un futuro nell'Aikido, che si affrettarono ad accettare la proposta. E così, quasi per caso, Mantova incontrò Motokage Kawamukai, allora 2° Dan. L'impressione fu enorme, e Kawamukai San fu subito invitato a tenere un regolare corso di Aikido a Mantova, cosa che accettò e che incominciò in Settembre, e che trovò subito attenzione e interesse, dato che in breve tempo il gruppo Aikido della SAMJ era arrivato a una decina di persone.Dopo pochi mesi Kawamukai San annunciò che a Milano si sarebbe stata una sessione d'esami e una lezione tenute da "...un bravissimo Maestro, che si chiama Hiroshi Tada". I catecumeni mantovani andarono a Milano dove incontrarono Tada Sensei, "e la luce fu..."- Veneri fu chiamato a fare da uke e rimase folgorato: in anni di Judo non gli era mai capitato di avere sensazioni così straordinarie. Immediatamente Tada Sensei fu invitato a tenere lezioni a Mantova, e cominciò così una frequentazione destinata a durare fino ad oggi. Il lavoro di Tada Sensei e di Kawamukai San diede in breve ottimi risultati, al punto che il gruppo di Aikido crebbe fino ad infastidire quello del Judo, per cui nel 1970 i due gruppi trovarono opportuno separarsi. Questo strappo fu in qualche modo traumatico, ma visto con gli occhi di oggi, era inevitabile. Tra il 1965 e il 1968 non ci fu stage di Tada Sensei in cui la società di Mantova non fosse presente, e l'aneddotica sarebbe monumentale: ti ricordi a Pessione, vicino a Torino quella manifestazione alla Martini e Rossi? E quando a Novara... Nell'estate del '67 si tenne a Mantova, in Agosto, quella che si potrebbe chiamare lo stage estivo numero 0. Per quattro giorni, in una palestra infuocata, il Maestro Tada tenne lezione insieme a Kawamukai San. Il successo fu straordinario: arrivarono perfino due persone da Torino, e i partecipanti furono ben 23!. Una cosa mai vista all'epoca. Sulla base di questo successo l'anno dopo il Maestro Tada organizzò dieci giorni di stage a Venezia in Agosto (Palestra Vettor Pisani: l'archeologia dell'Aikido), dove si tennero i primi esami a cintura nera. L'attesa e la tensione erano forti: si trattava della prima sessione d'esame per cinture nere e tutti volevano vedere cosa sarebbe successo. Lo stage di Venezia aveva radunato come assistenti da Tada Sensei: Kawamukai San, Ikeda San, Asai San e Noro San, e questa fu la commissione d'esame che affrontò i quattro candidati che sarebbero diventati le prime cinture nere d'Italia: Cesaratto di Roma, De Compadri, Lusvardi e Veneri di Mantova. Dal 1969 in poi il gruppo di Mantova aiutò Tada Sensei nell'organizzazione dello stage estivo, prima a Desenzano, poi a Padenghe, Coverciano ecc. Naturalmente nei trentaquattro anni di vita il gruppo di Mantova, che prese poi il nome di Budokai, ebbe momenti buoni e meno buoni: sempre comunque si poté contare sulla presenza e l'insegnamento di Tada Sensei, poi di Fujimoto Sensei e Hosokawa Sensei, e si può sottolineare l'attività di diffusione dell'Aikido. Il cosiddetto Trio Fulgens (Lusvardi, De Compadri e Veneri) gettarono le basi per le palestre di Verona, Reggio Emilia, Parma e altri centri nelle vicinanze di Mantova. Anche ombre, naturalmente: molti dei primo allievi, anche arrivati alla cintura nera, lasciarono l'attività , e ci fu anche la rottura tra Veneri e Lusvardi e De Compadri. Al momento il Budokai è diretto da Veneri, aiutato da Antonio Metta e da Augusto Penna. Se si guarda al passato quale il bilancio? Certamente l'orgoglio di essere una delle più antiche, se non la più antica, società di Aikido d'Italia, e il piacere di praticare l'Aikido con l'entusiasmo dei primi tempi