Kokyu & Kokyu so ren

Le tecniche respiratorie  di base

di Tada Sensei

Fabrizio Ruta (meditare per guarire- Hermes edizioni)

 

Kokyu

  • Quando si praticano gli esercizi di kokyu-ho bisogna stare attenti a saturare completamente i polmoni attraverso una inspirazione doppia e completa (che deve cioè essere diaframmatici oltre che toracica, e interessare la parte bassa, media e alta dei polmoni).È inoltre importante, prima di iniziare  i singoli esercizi o una sequenza, cominciare  sempre effettuando una espirazione completa, così da eliminare tutta l’ossigeno possibile presente nei polmoni. Si inspira ed espira sempre utilizzando il naso; laddove invece è necessaria una diversa tecnica ciò sarà di volta in volta indicato.

Tecnica iniziale (10 minuti).

  • Cominciare in piedi con le gambe divaricate ad una distanza pari all'ampiezza delle spalle. Eseguendo una prima inspirazione eseguita sollevando, lentamente e progressivamente , entrambe le braccia verso l'alto finché non oltrepassano l’altezza della a testa . A questo punto si espira  portando in basso le braccia con un percorso esattamente opposto  al precedente, fino a che le mani raggiungano i fianchi. Si continua così di seguito in un'alternanza di inspirazioni (mentre si sollevano le braccia) ed espirazioni (mentre si abbassano). E preferibile che l'espirazione sia più lunga o al massimo uguale all'inspirazione. Occorre inoltre non forzare o prolungare esageratamente le singole respirazioni, ma cercare di trovare e mantenere il giusto ritmo che è diverso per ogni individuo e che si intuisce spontaneamente  attraverso la pratica costante e ripetuta. Alcune persone potranno trovare utile immaginare di annusare qualcosa di profumato durante la fase di inspirazione. Questo rende più piacevole l'esercizio ed aiuta ad aumentare la capienza polmonare.

Vocalizzazioni (15 minuti). - Respirazione sonora.

  • Questo esercizio è identico nella forma esteriore a quello appena descritto (tecnica iniziale). La differenza sta nell'aggiunta di una serie di suoni. Si tratta di emettere durante l’espirazione una vocale , semplicemente ponendo la rima buccale nella posizione della fonazione della vocale scelta così da produrre un suono che sgorghi dal ventre piuttosto che dalla gola.

La cascata delle vocali.

  • Utilizzando sempre la stessa tecnica si pronunciano le cinque vocali di seguito, una per ogni espirazione. Si inizierà quindi inspirando ed emettendo il suono U con l'espirazione. Dopo la successiva inspirazione si vocalizza la O e poi di seguito la A, la E ed infine la I.Una variante consiste nel pronunciare durante un'unica espirazione tutte e cinque le vocali di seguito nella successione, U-O-A-É-I;

I suoni immaginati

 

  • Questo esercizio è identico alla respirazione sonora, ma in questo caso, durante l'espirazione, si immagina il suono della vocale provando una sensazione di vibrazione uguale a quella sperimentata durante i precedenti esercizi.

Kokyu-soren:

esercizi di respirazione concentrati.

  • Si tratta di una serie di esercizi che è consigliabile eseguire la mattina al risveglio. Servono a stimolare e a rendere più attivo il sistema nervoso, e anche gli apparati respiratorio e circolatorio.

- Esercizio per il sistema nervoso centrale (5/7 ripetizioni).

  • Cominciare assumendo la posizione eretta con i talloni in  contatto tra di loro .
  • Inspirando sollevarsi sugli avanpiedi portando il mento verso il petto ed estendendo la nuca verso l'alto. Immaginare il ki che risale lungo la colonna vertebrale fino all'apice della testa. Il ki può essere visualizzato e sentito come una luce bianca, una corrente elettrica, una melodia e in qualsiasi altra maniera si ritenga più adatta alle proprie esigenze. Esso può anche essere percepito  sotto forma di micro vibrazione simile a quella sperimentata durante le vocalizzazioni. Alla fine dell'inspirazione, nella massima estensione del corpo, mantenendosi sulla punta dei piedi trattenere il respiro rilassando le spalle e chiudendo l'ano (queste tre operazioni verranno definite con il termine giapponese osoku in tutto il testo) e contando dai 3 ai 5 tempi.
  • Infine espirare tornando nella posizione dì partenza.

- Esercizio per il sistema nervoso periferico (una ripetizione).

  • Si parte sempre dalla posizione eretta, ma con le gambe divaricate  ad una distanza pari alla larghezza delle spalle. Questa è la posizione di partenza anche per tutti i successivi esercizi di kokyu soren. Inspirare portando le braccia in alto e davanti al torace poco sopra  l'altezza delle spalle.
  • Da qui  avvicinare le mani a pugno serrato  al torace flettendo le braccia . A termine del movimento (e quindi dell'inspirazione) si esegue osoku , apnea e immediatamente dopo si aprono di scatto le dita delle mani partendo dal mignolo e arrivando fino al pollice. È possibile anche estendere  con forza tutte le dita contemporaneamente. Infine si lanciano le braccia verso l'alto ed espirando si portano in basso e all'esterno. Il movimento rapido e forte delle dita produce una microvibrazione in tutto il sistema nervoso periferico,attivandolo e caricandolo di ki.

- Ibuki (una ripetizione).

  • Dalla posizione di partenza inspirare lentamente, eseguire poi la fase di apnea “osoku”.
  • Durante l'espirazione, che sarà molto lenta, trasmettere il proprio Ki dal tanden  verso le estremità di tutto il corpo, premendo con forza , ma senza contrarre i muscoli. Infine espirando rilassare le mani . Questo esercizio serve ad aumentare la, vitalità e la forza dell'intero organismo trasmettendo una micro vibrazione in tutto il corpo. Con Ibuki ci si carica di energia come delle batterie , attraverso i plessi nervosi ( quali solare, mesenterico, celiaco ecc.)

- Esercizio per l'apparato respiratorio 

(per incrementare la capienza alveolare)

(una ripetizione).

  • Inspirare "divaricando il torace " ed  accarezzandolo con le mani dalla linea centrale verso l'esterno Dopo aver eseguito osoku, tamburellare con la punta delle dita sul torace , infine espirare attraverso la bocca lanciando le braccia prima in alto e poi verso l'esterno e in basso.

- Variazione dell'esercizio precedente

 (una ripetizione).

  • Rispetto all'esercizio appena descritto questo risulterà più intenso poiché associa all'apertura degli alveoli polmonari la stimolazione del sistema nervoso. In questo caso durante l'inspirazione si tamburella sul petto con le dita poi, dopo aver eseguito osoku, si batte, con il palmo delle mani , sul torace  per tre volte. Infine si espira dalla bocca, lanciando le braccia in alto e poi verso l'esterno e in basso.

Esercizio per l'apparato respiratorio

(mobilizzazione del diaframma e della parte bassa dei polmoni)

(una ripetizione).

  • Porre le mani sulla zona lombare sistemando i pollici dimodo che si tocchino dietro alla parte bassa della colonna. Inspirando far scivolare le mani verso l'alto lungo i muscoli paravertebrali fino all'altezza del torace . Seguendo poi osoku  portare le mani prima in gassho, “ mani giunte palmo contro palmo” e poi verso il basso tenendo i palmi ben chiusi finché si riesce, poi farle allontanare quando spontaneamente il movimento lo richiede . A questo punto inizia l'espirazione mentre si aprono le braccia e si portano verso l'esterno.

Esercizio per incrementare la capacità ventilatoria della parte media e alta dei polmoni)

(una ripetizione).

  • (Inspirare alzando le braccia diritte in avanti finché non raggiungono quasi l'altezza delle spalle. Eseguire osoku chiudendo i pugni e contemporaneamente portando l'articolazione scapolo-omerale all'indietro. Trattenendo sempre il respiro, "aprire il torace " divaricando  le braccia, con un
  • movimento secco ma elastico, all'indietro e nello stesso tempo piegare anche i polsi verso l'esterno e all'indietro mentre si sollevano i talloni.
  • L'intera sequenza va eseguita con un movimento continuo e fluido per tre volte di seguito (per i bambini è consigliata una sola ripetizione, mentre gli adulti possono arrivare fino a cinque con un'unica ritenzione del respiro).
  • Infine si riportano le braccia sempre tese davanti al torace,  aprendo  i pugni estendendo le dita in avanti, riportando le braccia nella posizione di partenza ai lati del tronco espirando.

- Esercizio per stimolare  la circolazione sanguigna

(una ripetizione).

  • Divaricare le gambe ad una distanza pari a due volte l'ampiezza delle spalle piegandosi leggermente in avanti ed immaginando di impugnare un bastone tenuto orizzontalmente sopra le ginocchia . Inspirando si riavvicinano le gambe e le mani le quali vengono lentamente richiuse a pugno. Eseguire osoku "contraendo" contemporaneamente i muscoli delle gambe e delle braccia allo scopo di "pompare" il sangue verso l'hara . Espirando si riportano lentamente le braccia e le gambe alla posizione di partenza.