Tada Riflessioni 2019


 

 

Il Messaggio di O Sensei dell' Aikido

 

  • Dalla scomparsa di O Sensei è ormai passato mezzo secolo. In questi ultimi cinquant'anni ci sono stati davvero molti cambiamenti sociali ed è cambiato il mondo della scienza. Inizialmente per spiegare l'insegnamento di 0 Sensei dovevamo necessariamente far riferimento alla tradizione orientale. L'insegnamento di O Sensei è difficilissimo, perché lui spiegava il mondo visibile e quello invisibile, vale a dire il mondo della meditazione, in termini shintoisti. Per lui la meditazione era misogi. Se si guarda solo al mondo visibile, del macro, non è quindi possibile comprendere L’aikidó. L’Aikido non è un'arte marziale, non è difesa personale. Durante la Seconda Guerra mondiale solo tra i giapponesi ci furono quattro milioni di morti. Quindi Ò Sensei fece una riflessione profonda sul mondo della contrapposizione: perché meditazione significa passare oltre la condizione relativa, acquisire una stabilità assoluta. Per spiegare gli insegnamenti del Fondatore abbiamo fatto riferimento alla storia della filosofia orientale giapponese, cinese e indiana. All'epoca la scienza era separata, perché in Occidente prevaleva una visione dualistica (bu shin nigen ron) che separava il mondo della materia e il mondo dello spirito, mentre nel pensiero orientale, e nel pensiero di Ò Sensei, la materia e lo spirito sono una sola cosa, bu shin ichi nyo, Allora, come è stato ripetuto ogni mattino durante il Kinorenma, bisogna allenarsi sapendo che il mondo visibile e quello invisibile sono un'unica realtà. Io venni in Italia nel 1964, allora non era ancora chiaro, e forse neppure trent'anni fa, ma oggi la visione generale che ci offre la teoria quantistica - attenzione, non sto parlando della meccanica quantistica, ambiti di ricerca che non mi competono - ci dice che la realtà composta dal mondo visibile e dal mondo invisibile sono un'unica realtà. Questo è di facile comprensione perché ormai nel nostro mondo anche la telefonia e i computer si basano sul mondo invisibile. Noi pratichiamo ai-ki-do; ai è unione, ki, energia, mondo invisibile. Per noi quindi è importante questo ki, che corrisponde a questa nuova visione della fisica moderna la quale considera la parte invisibile espressa dal movimento delle onde, e la parte visibile in particelle. Il ritmo della vibrazione degli elettroni ha a che vedere con la natura del ki, e alcuni ambiti della scienza lo affermano. Sin dai tempi antichi, uno degli attributi (per così dire) del ki era la sua caratteristica "elettromagnetica". Questo era quindi da tempo un modo di spiegarlo. Ma la cosa ancora più importante è che la scienza del mondo invisibile si basa su una teoria unitaria (che in Oriente è sempre stata ben presente), che si basa sull'unione delle leggi del mondo invisibile e del mondo visibile. Quindi, in altre parole, si può dire che nella nostra epoca la scienza sia entrata nel mondo della meditazione. Questo ha inevitabili implicazioni sociali . Per spiegare i nostri esercizi anche in Giappone, a Tokyo, facciamo uso del lessico della tradizione filosofico-religiosa orientale, ma attenzione, noi non ci occupiamo di religione, anche se ne usiamo riferimenti storico filosofici. Ma oggi cerchiamo di privilegiare, soprattutto quando insegniamo ai giovani, agli studenti universitari, l'uso di questa nuova visione scientifica, per dare una prospettiva scientifica di quel che stiamo facendo. Già 50 anni fa noi abbiamo iniziato il Kino-renma, vale a dire l'allenamento della parte invisibile, la parte del ki, del micro. Se manca questa parte l'aikidó è impossibile. Se non si conosce questa parte invisibile, anche dal punto di vista scientifico, non si è adeguati ai nostri tempi. Perché la madre [la fonte] della nostra realtà è nel mondo invisibile. Anche nell'insegnamento visibile e invisibile devono essere riuniti per allenarsi bene. Il modo di essere del nostro mente-cuore nei confronti della realtà che ci circonda, il modo in cui vediamo la nostra realtà - è scientificamente provato - influisce sulla realtà stessa. La quasi totalità delle persone ancora non vede che il movimento corporeo, perché il mondo invisibile è complesso, molto difficile, allora lo si lascia da parte. Ma noi siamo giunti in un'epoca in cui questo non è più sufficiente. E allora, anche per la salute bisogna pensare il micro “il mondo sottile”: la scienza medica attuale oggi ricerca la guarigione anche attraverso la mindfulness, si fa ricerca sul mondo invisibile. E quindi, Il respiro, la vibrazione, I shin den shin, la consonanza mente-cuore, l'unione con il ki dell'universo. In Giappone l'ambito dell'invisibile, quello che io insegno e che noi pratichiamo, è visto anche dal punto di vista scientifico secondo la visione del mondo della teoria quantistica. E sono sicuro che anche altri ambiti, anche sportivi, accoglieranno sempre di più questo tipo di visione. Inoltre, se vogliamo avere cura delle persone anziane attraverso l’aikidó, dobbiamo raccogliere questa prospettiva. La cosa più importante nell'allenamento di aikidó, come diceva O Sensei, è la corrente del ki, il kinonagare. L' aikidó ha un ambito molto ampio, inclusa la nostra salute, tutto questo è compreso nella nostra pratica. È chiaro che la teoria quantistica è molto difficile, e può apparire in un certo senso strana, ovviamente noi non dobbiamo diventare esperti di teoria quantistica, quel che voglio dire è che dobbiamo tener conto di questa visione. L'aspetto interessante per noi è che la scienza più avanzata sta confermando in qualche modo conoscenze già note da oltre 2500 anni nel mondo della meditazione. Allora adesso la mindfulness è applicata anche negli sport per entrare nella zona2. Quindi anche nell'Aikikai d'Italia, anche quando io non ci sarò più, è molto importante coltivare questa visione unitaria, molto importante per me. Ritengo che sarà così possibile continuare l’aikidó di O Sensei, un aikidó che teneva insieme la pratica del mondo invisibile e quella del mondo visibile.