Eccesso di stimolazione
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Il disturbo narcisistico è un prodotto della cultura occidentale e l'individuo narcisista è il prodotto di una situazione familiare infelice nella quale, da bambino, si è stati indotti, ad accettare un rapporto speciale con uno dei genitori . Attraverso questa complicità , il bambino è esposto ai sentimenti dell' adulto e ne riceve stimolazioni eccessive. Il genitore si può rivolgere al figlio per chiedere simpatia e comprensione, e può arrivare a renderlo partecipe delle frustrazioni della sua vita coniugale. Come può un bambino far fronte a richieste emotive così potenti? La sofferenza dei genitori va comunque al di là delle risorse di un bambino: non c'è nulla che egli possa fare.
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Lo stress coniugale è spesso originato dalle ferite, dalle delusioni e dalle frustrazioni che i due partner hanno subito nell'infanzia. Entrambi incapaci di reagire all'angoscia dell'altro, possono rivolgersi ai figli per ottenere l'amore che non hanno avuto dai loro genitori. Indipendentemente da come trattano i figli, la richiesta, espressa o implicita, è sempre la stessa: "Dimmi che mi vuoi bene, dimmi che sono un bravo papà (o mamma)."
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Quante volte un genitore fa sentire in colpa un figlio dicendo: "Non vedi quanto mi do da fare per te?" Naturalmente il bambino è consapevole degli sforzi del genitore, perché percepisce la sua sofferenza.
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La tristezza delle madri a volte è opprimente. Il Bambino non sopporta di vederla affliggersi, per cui si impegna a fare tutto il possibile per renderla felice. Non è un'esperienza isolata, purtroppo; anzi, è piuttosto comune, la madre espone il figlio i suoi problemi. Cosa può fare il bambino per renderla felice?Â
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La prima cosa è di essere lì per lei per ascoltare il suo dolore, per compatire la sua sofferenza, per capire le sue difficoltà . Il bambino deve essere disponibile quanto non lo era stata la madre di lei. Diventa lui il genitore. Quante volte si sente dire :"Sono stata una madre per mia madre." Il maschietto può far meglio la parte del marito, prendendo il posto di un "buon padre". Ma non cambia niente.
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La madre continua il suo piagnucolio masochistico, i suoi lamenti, le sue moine. Il bambino si sente riversare addosso dei sentimenti spiacevoli contro i quali non può far nulla; non può neanche andarsene. L'unica cosa che può fare è non pretendere niente dalla madre: deve reprimere le proprie necessità e i propri sentimenti in modo da non farla sentire colpevole per la sua mancanza di attenzione.
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I sentimenti suscitati nei bambini da queste situazioni sono di dolore, di tristezza e di rabbia, verso se stessi e verso i genitori. Dato che questi sentimenti sono superiori alle loro forze, i bambini devono creare uno scudo contro di essi, non devono permettere a se stessi di provarli. Se li provassero pienamente, griderebbero il loro dolore, piangerebbero la loro tristezza, e colpirebbero intorno con furia distruttiva.
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Ma non lo fanno perchè li giudicherebbero pazzi. La soluzione che adottano è di corazzarsi, tendendo i muscoli del corpo tanto da impedire l'espressione di qualsiasi sentimento. Si mettono, insomma, una camicia di forza psicologica. A livello del corpo la corazza assume diverse forme, che riflettono tutte una certa misura di rigidità generale. L'espressione "corazzarsi" è stata introdotta da Wilhelm Reich: descrive processo per il quale nei muscoli superficiali del corpo si sviluppa una tensione cronica che forma uno scudo contro gli oltraggi provenienti dall'esterno e contro gli impulsi interiori. In alcuni individui narcisisti il corpo è talmente rigido da far pensare a una statua. In altri casi ha un'apparenza massiccia, tutta d'un pezzo, come se la rigidità dovesse servire per resistere a una pressione. Ma in molti casi, la corazza del corpo non si presenta sotto forma di rigidità generale. Può esserci una zona di tensione alla base del cranio che scinde la percezione dagli eventi corporei.
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A qualcuno accade di aver paura ad abbracciare la madre, e ci si irrigidisce e non si può fare altro che serrare la mascella, irrigidire il corpo e cercare di resistere, con il risultato di escludere le emozioni, in particolare quelle sessuali. Quasi tutti i bambini al giorno d'oggi sono esposti a troppa stimolazione sessuale, in famiglia e nell'ambiente che li circonda. Alcuni genitori credono sia educativo girare nudi per casa davanti a loro. Pensano che ciò possa impedire lo sviluppo di inibizioni sessuali nel bambino. Non si rendono conto che invece si tratta di un'esibizione sessuale, e non di nudità . In una cultura dove normalmente tutti portano i vestiti, toglierli ha implicazioni sessuali. Questo tipo di implicazioni sono assenti in un campo di nudisti, dove nessuno ha vestiti addosso.
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Molti bambini, nella cultura moderna, crescono troppo in fretta. Molte bambine desiderano jeans attillati per mostrare il proprio corpo. Purtroppo certi genitori sono orgogliosi dello sviluppo precoce del figlio, anzi lo incoraggiano. Ma l'apparente maturità di questi bambini è solo una sofisticazione.
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Sono precoci intellettualmente, ma emotivamente in ritardo. L'esposizione alla sessualità dell'adulto può ridurre l'inibizione a comportarsi secondo i propri impulsi, ma ridurrà anche i sentimenti sessuali. Alcune donne hanno un corpo da ragazze di quindici o sedici anni, perchè a qualche profondo livello rimangono bambine. Le loro menti sono adulte e piuttosto sveglie, ma i corpi non sviluppati perché e loro vite con le emozioni per troppo tempo sono state negate e soffocate. Il senso di sé di è scisso.
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A volte si sentino vecchie, altre volte le sembra che non abbiano ancora vissuto. Mostrano padronanza di sé attraverso atteggiamenti calmi e sicuri, parlano come donne di mondo, accennando disinvoltura ad argomenti scabrosi. Possono ammettere di avere dei problemi ma la loro apparente ricercatezza è solo una facciata; nell'intimo sono ancora delle bambine. Dicono e si sentono speciale. Genitori ed insegnanti testimoniano che sono sempre state le migliori, possono eccellere in tutte cose che da loro ci si aspetta. Ma on fanno altro che recitare bene la loro parte, tutta una finta senza sentimenti.Â
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Spesso non riescono a piangere, urlare o gridare. Qualsiasi espressione di sentimenti li imbarazzano.La parte inferiore del corpo è così contratta da non consentire quasi alcun movimento libero e spontaneo. L'atto sessuale per loro è privo di significato anche quando vivono con un uomo. Una situazione veramente tragica per una ragazza.
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Anche il corpo di molti uomini giovani mostra un grado di immaturità che è in contrasto con l'espressione adulta del volto. La differenza è anzi più marcata quando hanno la barba. Per contrasto, la pelvi e le gambe paiono immature. Talvolta il torace stretto fa apparire più giovane anche la parte superiore el corpo. Sul volto, già adulto, può balenare a tratti un'espressione da ragazzo, specialmente quando l'uomo sorride o si taglia la barba. Alcuni uomini adulti hanno qualcosa di infantile che li rende molto affascinanti: ma questo è un altro discorso.Â
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Gli individui di cui sto parlando sono vecchi e giovani nello stesso tempo: sono intellettualmente sofisticati ma emotivamente immaturi. Questi giovani, uomini e donne, sono rimasti emotivamente fermi all'adolescenza perché il loro sviluppo si è arrestato. Hanno perso troppo presto l'innocenza infantile e con essa d'opportunità di vivere un'esistenza giocosa e spensierata che avrebbe permesso loro una maturazione lenta e naturale. Sono stati spinti ad apprendere velocemente con giochi e giocattoli educativi sotto gli occhi vigili dei genitori che controllavano costantemente i loro progressi. Ma i bambini vanno lasciati liberi di giocare per il puro piacere di farlo, senza proporsi atri scopi.Â
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I bambini percepiscono quello che i genitori si aspettano da loro, anche se non viene espresso esplicitamente, troppo spesso i padri e le madri badano solo ai risultati, agli indizi di "straordinarietà ". Seguono i progressi del bambino come i tifosi quelli di una squadra.Â
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Come se la cava a scuola, nello sport, con gli amici? Non si accettano fallimenti.Â
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Ma esistono anche molti genitori che, consapevoli della tremenda pressione competitiva che la cultura moderna esercita sui bambini, cercano di rassicurarli che essere nella norma va bene. Purtroppo, è molto difficile poi, per un bambino abituato a considerarsi speciale, accettare di essere uguale agli altri, di essere comune. È impossibile non subire l'influenza della cultura in cui si vive. Nel mondo occidentale, orientato verso il successo materiale, il fallimento è il peccato più grande.
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