Schemi Motori
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Per un corretto sviluppo delle qualità motorie nei bambini è indispensabile che si faccia riferimento ad un allenamento appropriato che segua gli schemi motri di base, (o movimenti fondamentali)
I movimenti fondamentali (o schemi motori di base) sono: camminare, correre, saltare, lanciare e afferrare, strisciare e rotolare, arrampicarsi.
Camminare.
È una delle piú naturali espressioni del comportamento motorio. II bambino già intorno ai 12 mesi comincia ad appropriarsi di questo gesto e col passare degli anni acquista sempre piú sicurezza migliorando la scioltezza, l'ampiezza del movimento, la leggerezza del passo, la sincronia e la coordinazione. All'inizio dell'età scolare il bambino ha già una buona padronanza del gesto: la capacità di camminare con sicurezza può essere usata per esercitare diverse forme di equilibrio, per valutare spazio e distanze, per orientarsi e per avvertire il senso ritmico. Piú avanti il movimento del camminare potrà essere legato a esercitazioni aerobiche di sforzo prolungato
Correre.
È uno schema motorio che si acquista completamente attorno ai 5 anni e ancora a 6 anni il bambino è carente nel controllo delle parti distali. Con il passare degli anni egli acquista la completa padronanza del movimento e correre diventa un strumento naturale utilizzato nell'espressione di quasi tutti i gesti sportivi
Saltare.
Questo schema motorio, dopo i primi rudimentali e insicuri tentativi, si comincia a padroneggiare intorno ai 5-6 anni sotto forma di saltelli vari. È fondamentale esercitarlo all'inizio per migliorare (a lateralità e l'equilibrio in volo, certe forme di coordinazione e il senso ritmico. Il saltare può essere eseguito in basso, in alto, e in lungo. Per acquistare sicurezza nell'esecuzione del gesto è necessario svolgere tra i 6 e i 7 anni diverse esperienze. Si comincia con i salti in basso, che non richiedono particolari capacità e servono a migliorare l'equilibrio in volo. Si passa poi ai salti in alto, che richiedono una rincorsa, una fase di volo e un atterraggio: i salti in alto sono piú difficili di quelli in basso e solo intorno agli 8-9 anni il bambino è in grado di controllare questo schema, grazie all'acquisizione di una maggior coordinazione e quindi di una maggior sicurezza. Fra le forme di salto quella del salto in lungo presenta sicuramente le maggiori difficoltà : il salto in lungo richiede infatti una rincorsa dinamica e uno stacco improvviso ed esplosivo. Solo intorno agli 8-9 anni è possibile cominciare a padroneggiare questo gesto, la cui esecuzione potrà migliorare negli anni successivi grazie all'incremento della forza e a una maggior coordinazione.
Lanciare e afferrare.
È uno degli schemi motori piú difficili da acquisire perché richiede, oltre che un buon equilibrio, anche mira, coordinazione oculo-manuale, capacità di valutare con esattezza le distanze e le traiettorie . Si comincia a sviluppare verso i 5-6 anni con il lancio a due mani; a 8 anni il bambino acquista totalmente la padronanza del lancio a due mani e comincia a eseguire il lancio asimmetrico (con una mano), che presuppone il bilanciamento sugli appoggi degli arti inferiori (in rapporto con il processo di lateralizzazione). Anche l'afferrare diviene piú sicuro intorno agli 8 anni: prima il bambino contrasta l'arrivo dell'attrezzo, non riesce a manipolarlo bene e ad ammortizzarlo. Naturalmente negli anni successivi riuscirà con l'esercizio ad affinare e specializzare questo gesto, di grande importanza nelle applicazioni pratiche sportive.
Strisciare e Rotolare.
 È un'attitudine che si sviluppa molto presto, prima ancora del camminare: già a 4 anni, infatti, si sono acquisiti molti modi diversi di strisciare. Questi schemi sono fondamentali per la conoscenza del proprio corpo. Il rotolare si può intendere come un'evoluzione dello strisciare, ma a differenza di quest'ultimo sviluppa molto di piú l'orientamento in situazioni non abituali. Esperienze di questo genere sviluppano molto la strutturazione dello schema corporeo. Verso i 5-6 anni si acquista molta dimestichezza col gesto: a quell'età i bambini fanno con facilità le capriole. Con il passare degli anni, se non esercitata, si tende a perdere questa capacità anche per ragioni di ordine psicologico.
Arrampicarsi.
È uno schema motorio che, come strisciare e rotolare, è conquistato molto presto ed è congeniale anche a bambini molto piccoli per l'assenza della paura. Solo se viene inibito dall'adulto perde queste prerogative. Questo gesto comporta un'attività globale ricca di sollecitazioni di vario tipo, in particolare permette di abituarsi a equilibri continuamente variati, accresce il senso di orientamento, fa acquistare il controllo delle mani e dei piedi in forma coordinata. Già a 6 anni si possiedono queste capacità che vanno controllate ed esercitate sempre in un clima di sicurezza e tranquillità . Con il passare degli anni l'incoscienza deve lasciare il passo alla concentrazione e alla prudenza, mai alla paura.
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